venerdì 10 gennaio 2014

Progetto educativo d'istituto 2013/2014

Scuola dell’Infanzia
“Rina Provasoli”
Parrocchiale - Paritaria
Gabbiana di Castellucchio – (MN)
Tel. e fax 0376 438812    .


PROGETTO
EDUCATIVO
D’ISTITUTO


                                                                                                    
Anno scolastico 2013-14

IL  BAMBINO  E  LA SUA SCUOLA

La scuola dell’Infanzia concorre, all’educazione armonica ed integrale dei bambini e delle bambine che, attraverso la famiglia, scelgono di frequentarla dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella scuola primaria, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell’identità di ciascuno,  nonché della responsabilità educativa delle famiglie.

La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo di sviluppo unitario, le molteplici esperienze  ludico – relazionale – comunicativo – manipolativo – cognitivo dei bambini.

            Richiede attenzione e disponibilità da parte dell’adulto, stabilità e positività di relazioni umane, flessibilità e adattabilità alle situazioni, affettività costruttiva, gioiosità ludica intraprendenza progettuale ed operativa.

            Esclude impostazioni scolastiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali e riconosce come connotati essenziali del proprio servizio educativo:
o   La relazione personale significativa tra pari e con gli adulti
o   La valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni
o   Il rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura.
 
La Scuola dell’infanzia proponendosi come luogo educativo, collaborativo con le famiglie,  e formativo, rafforza l’identità personale, l’autonomia e le competenze dei bambini e sviluppa il senso della cittadinanza
Essa raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo (art.8 del 275/99)  collocandoli all’interno di un progetto di scuola articolato e unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.

                                                            Da: “Indicazioni Nazionali
                                                               per il Curricolo della Scuole dell’Infanzia”
(2007 - 2012)

   IDENTITA’ DELLA SCUOLA

 DI  ISPIRAZIONE  CATTOLICA 

La scuola cattolica è un’espressione del diritto di tutti i cittadini alla libertà di educazione e del dovere di solidarietà  nella convivenza civile.
“Le comunità cristiane sentano la responsabilità educativa delle nuove generazioni e si facciano protagoniste di un progetto d’uomo e di società originale, ispirato al Vangelo e perciò ricco di speranza.
Gli operatori impegnati nella scuola devono dare vita ad una cultura ed a una azione educativa che promuovono la liberazione integrale della persona e suscitano dialogo e comunione interpersonale. In questo modo la scuola italiana potrà riconoscere nel vangelo un impulso vitale e costruttivo”.
(Da: “La scuola cattolica, oggi, in Italia”.
documento pastorale dell’Episcopato italiano, 1983)

L’azione educativa nella scuola dell’infanzia “Rina Provasoli”, muove da una “precisa consapevolezza dei diritti del bambino, così come sono presenti nella nostra coscienza, riconosciuti dalla Costituzione nel quadro dei diritti della persona e più volte riaffermati nei documenti degli Organismi internazionali”: diritti di uguaglianza, di imparzialità, di accoglienza e integrazione, di scelta, di partecipazione.  (cfr. DPC 95 per la Carta dei Servizi Scolastici).

La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e d i promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domanda impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media, dei quali spesso già fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo; e sull’esistenza di altri punti di vista.   
            (Da indicazioni Nazionali 2012)

FONDAMENTI    DEL  PROGETTO    EDUCATIVO

I  fondamenti  del  progetto educativo della Scuola  dell’Infanzia “Rina Provasoli”

¨       sono quelli espressi nella dichiarazione dei Diritti del Bambino
“Il bambino ha diritto ad una educazione che contribuisca alla sua cultura generale
e gli consenta di sviluppare le sue  facoltà,
il suo giudizio personale
e il suo senso di responsabilità morale e sociale...
Il bambino deve avere tutte le possibilità di dedicarsi a giochi e attività ricreative
 che devono essere orientate a fini educativi...”.

¨      e quelli poi ripresi dalle “Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole dell’Infanzia”

L’insegnante promuove negli alunni, speranza della Chiesa e della Società, la formazione umana nel quadro del pluralismo culturale, etico e religioso proprio dell’odierna società, caratterizzandosi per una proposta educativa mirata, entro un progetto di vita che intende coniugare armoniosamente cultura, fede e vita, e che cerca di trasfondere negli animi dei bambini la verità della fede e i sani principi morali.

La nostra scuola dell’infanzia offre perciò il suo servizio educativo ad ogni bambino, senza discriminazioni sociali, economiche , culturali, perché ogni bambino è persona, dotata di spiritualità, protesa verso il trascendente.
E poiché  la nostra scuola dell’infanzia  fa propria la concezione di persona  espressa  dal Vangelo, in essa l’educazione religiosa non viene ad accostarsi o a sovrapporsi agli altri obiettivi specifici di apprendimento, ma  come una proposta avente pari dignità, rappresenta il presupposto fondante, il senso di tutte le altre esperienze.

Condizioni indispensabili per realizzare tutto ciò, sono ritenute:

v  La presenza di insegnanti motivati, preparati, attenti alle specificità dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo accogliente, sicuro, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità.

v  La presenza attiva dei genitori al processo educativo dei figli, le famiglie sono di fatto portatrici di risorse che devono essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise.

v  L’impegno del personale addetto alla scuola e degli amministratori di collegarsi anche con le varie realtà locali civili (Comune, ASL, ecc.) ed ecclesiale (Parrocchia, Diocesi, FISM),  per cooperare  al raggiungimento del bene dei bambini.

v  La costituzione degli organi collegiali, sia di gestione che di cooperazione, dei genitori e degli educatori/educatrici.  La presenza del personale religioso e laico nella scuola, il possibile diverso orientamento politico dei genitori, la compresenza di realtà civili ed ecclesiali, devono costituire occasioni di confronto costruttivo, atto ad evitare divisioni e disaccordi.

v  L’attuazione e lo sviluppo di rapporti e convenzioni con gli enti locali. Fermo restando che per qualunque attività o impegno proposto dalla scuola  (da effettuarsi in modo indipendente o in collaborazione con altri enti) deve rispettare pienamente quanto stabilito dal regolamento.

La scuola vuole promuove una comunità educativa. In tal senso il personale docente e non docente collabora alla realizzazione del Progetto Educativo, favorendo, con la partecipazione attiva delle famiglie, il sorgere e il formarsi di una comunità educativa caratterizzata da:
¨      un clima di serenità,
¨      un rapporto interpersonale educatrice - bambino,
¨      un apprendimento fondato più sull’esperienza  che sulla trasmissione di nozioni,
¨      occasioni ed esperienze in cui il bambino possa sperimentare il perdono e la pace,
¨      una testimonianza concreta di amore e di accettazione.

OBIETTIVI  GENERALI  DEL PROCESSO FORMATIVO

La scuola dell’infanzia considera il bambino, in quanto persona, soggetto di diritti inalienabili ed intende promuoverne lo sviluppo attraverso la cura attenta di tutte le sue esigenze materiali, e più ancora quelle psicologiche e spirituali.

Essa, concretamente, concorre alla formazione integrale della personalità, perseguendo tangibili  traguardi in ordine alla IDENTITA’,  all’AUTONOMIA  alla COMPETENZA e alla CITTADINANZA
Essa raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo (art.8 del 275/99), collocandoli all’interno di un progetto di scuola articolato e unitario che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e culturali.

In relazione alla maturazione dell’IDENTITA’ personale, la scuola si premura che i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di se, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca. Tenendo conto che l’identità nel bambino si stabilisce non solo sulla base dell’eredità genetica, ma anche sui valori culturali e religiosi che la famiglia e l’ambiente prossimo apprezzano e condividono.
La scuola di ispirazione cristiana non vuole limitarsi a registrare in modo acritico ciò che la società attuale accetta e pratica, ma si propone come veicolo privilegiato, all’interno della comunità ecclesiale, per la trasmissione dei valori evangelici.

In relazione all’AUTONOMIA la scuola realizza concretamente l’aspirazione umana alla libertà, nelle varie forme della proposta cristiana che concilia le aspettative individuali con le esigenze della collettività, che richiedono “il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire per il bene comune”.
L’autonomia non è fuga dai legami,  ma l’esercizio libero  dell’amore che lega il cristiano a Dio e al prossimo.

In relazione allo sviluppo delle  COMPETENZE la scuola non intende favorire uno  sfoggio precoce di un sapere  posticcio, ma valorizza il vissuto ed il primo contatto con i “sistemi simbolico - culturali” con i quali l’uomo esprime il tentativo di organizzare la propria esperienza, di esplorare e ricostruire la realtà,  conferendole significato e valore.
In tale ambito riteniamo l’educazione religiosa un elemento qualificante.
In relazione allo sviluppo del senso della  CITTADINANZA , la scuola perseguirà costantemente  l’obiettivo di costruire un’alleanza  educativa con i genitori, si aprirà al territorio circostante al fine di concepire  il rapporto  tra scuola e comunità di appartenenza.
La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.

CAMPI  DI  ESPERIENZA
Il percorso educativo nella scuola dell’infanzia nella prospettiva della maturazione del Profilo educativo e , culturale del bambino utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento indicati per formulare gli obiettivi formativi e, poi, con la mediazione delle opportune  Unità di apprendimento programmate dai docenti, per trasformarli nelle competenze personali di ciascun bambino


1.  IL SE’ E L’ALTRO
In questo campo confluiscono tutte le esperienze ed attività che esplicitamente stimolano il bambino a comprendere la necessità di darsi e di riferirsi a norme di comportamento e di relazione indispensabili per una convivenza umanamente positiva.
Inoltre si instaura un primo approccio alla religione cristiana cattolica.

2. IL CORPO  E IL  MOVIMENTO
Gli obiettivi  che si riferiscono a questo campo di esperienza  contribuiscono alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino.
Essi promuovono la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani  di attenzione formativa.

3. IMMAGINI, SUONI, COLORI
I traguardi per lo sviluppo della competenza in questo ambito inducono il bambino a sviluppare in se stesso il piacere del bello ed al sentire estetico. I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica,  la manipolazione dei materiali, le esperienze grafico- pittoriche, i mass-media vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà.


4. I DISCORSI E LE PAROLE
Le finalità proprie di questo campo di esperienza si possono riconoscere  nell’acquisizione della fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione; nell’impegno a farsi un’idea personale e a manifestarla; nella disponibilità a riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee ed  opinioni; nello sforzo di ascoltare e  comprendere;  nella disposizione a risolvere i conflitti con il dialogo; nella consapevolezza della possibilità di esprimere le medesime esperienze in modi diversi. Inoltre considera tutte le attività inerenti alla comunicazione ed espressione manipolativo - visiva, sonoro-musicale, drammatico - teatrale,  audiovisiva e mass mediale.

5. LA CONOSCENZA DEL MONDO  
La finalità che vuol raggiungere questo campo di esperienza è stimolare la curiosità dei bambini nella esplorazione della realtà che li circonda, per imparare a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri.

CALENDARIO SCOLASTICO

La nostra scuola materna si attiene al calendario scolastico nazionale, nella specificità del circolo didattico a cui appartiene, usufruendo pure di quella flessibilità prevista nel regolamento dell’autonomia scolastica.

1.     La settimana


Giorno


Mattino


Pomeriggio
Lunedì
Attività varie: Filastrocche,
canto,storie,racconti,poesie,. Attività drammatico teatrali.

Rossi: riposo
Gialli e Blu: attività manipolative

Martedì
Laboratorio alla scoperta del “Tempo”

Rossi: riposo
Gialli e Blu: attività varie
                     grafico-pittoriche e plastiche                    
Mercoledì
Educazione religiosa.

Rossi: riposo
 Gialli e blu :raggruppare, ordinare, seriare
quantificare,esplorare, scoprire fatti e fenomeni  della realtà circostante
 Giovedì
 Laboratorio grafico pittorico

Rossi: riposo
Gialli e Blu: attività con materiale
                     strutturato e non
Venerdì
Psicomotricità:  attività
 per gruppi di età                  

Rossi: riposo
Gialli e Blu: taglio, ritaglio, incollo
                     Riordino dell’aula

·         Rossi = sono i bambini dell’età di 2 anni e mezzo  -  3 anni
·         Gialli = sono i bambini dell’età di 4 anni
·         Blu    = sono i bambini dell’età di 5 anni
                              
2.     Orario giornaliero

Ore   7,30 – 7,55
    Entrata  anticipata
Ore   7,55 -   9,30
Accoglienza
Ore   9,30 – 11,00
Attività educativo - didattica
Ore 11,00 - 11,30
Igiene personale e preparazione al pranzo
Ore 11,30 - 12,30
Pranzo
Ore 12,30 - 13,30
Ricreazione
Ore 13,30 - 14,30
Igiene personale
Ore 14,00 - 15,30
Riposo o attività educativo - didattica
Ore 15,30 - 15,45
Riordino e preghiera
Ore 15,45 – 16,00
Uscita
  

 VALUTAZIONE
“L’attività di valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di crescita. Evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché è orientata ad esplorare ed incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro potenzialità” (ibidem).
  
La verifica della validità e dell’adeguatezza del processo educativo la riteniamo essere uno strumento essenziale e viene condotta attraverso l’osservazione occasionale e sistematica dei bambini.
La documentazione delle loro attività consentono di cogliere e valutare le loro esigenze, di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e alla quantità delle loro risposte e di condividerle con le loro famiglie.
La nostra scuola dell’infanzia accompagna ciascun bambino con un apposito Portfolio delle competenze sviluppate che comprende:
1.      La descrizione essenziale dei percorsi seguiti e dei progressi educativi raggiunti.
2.      Una documentazione regolare di elaborati che offra indicazioni di orientamento fondate sulle risorse, i modi e i tempi dell’apprendimento, gli interessi,  le attitudini e le aspirazioni personali dei bambini.
Il Portfolio delle competenze individuali è compilato ed aggiornato dai docenti di sezione. Esso diventa l’occasione documentaria offerta ai genitori di tutti quegli elementi utili per una migliore conoscenza dei ritmi e dei risultati di maturazione dei bambini. (Questo documento  solo per i bambini di 4 e 5 anni)


REGOLAMENTO INTERNO

La scuola dell’infanzia  si offre come servizio educativo alla comunità e alle famiglie, senza sostituirsi ad esse, collaborando con loro per promuovere la formazione integrale di ogni bambino.
1.      Con la domanda d’iscrizione, i genitori prendono piena consapevolezza del presente regolamento, della natura e degli scopi della Scuola dell’Infanzia, onde liberamente accettare gli impegni derivanti che essi si assumono: innanzitutto quello di cooperare responsabilmente alla educazione dei loro figli.
La scuola assicura la sorveglianza dei bambini relativamente all’ambito e all’orario scolastico, per ciò che è garantito dalla Assicurazione.
2.      L’anno scolastico ha la durata di non più di dieci mesi. Inizia generalmente a settembre e termina a giugno.
3.      La Scuola dell’infanzia funziona nei giorni feriali: dal lunedì al venerdì, escluse le festività religiose e civili riconosciute dalla legge, in corrispondenza con il calendario scolastico della Regione Lombardia da cui aggiorniamo il nostro.
4.      Viene aggiunto come giorno di vacanza la ricorrenza della solennità liturgica del Sacro Cuore di Gesù (il venerdì successivo alla II domenica dopo Pentecoste).
5.      La Scuola funziona con il seguente orario:
anticipo su richiesta: dalle ore 7,30
entrata dalle ore 7,55 alle ore 9,30
prima uscita dalle ore 13.00 alle ore 13,30
uscita dalle ore 15,45 alle ore 16,00
E’ richiesto di rispettare l’orario di entrata e di uscita, per favorire il corretto svolgimento dell’attività didattica.
6.      Vengono ammessi tutti i bambini che sono in età per la frequenza di suddetta scuola, come da Ordinamento Statale.
7.      L’iscrizione avviene previa accettazione sottoscritta del modulo che sarà consegnato direttamente dalle educatrici della scuola.
8.      Essendo decaduto l’art. 42 del DPR 22/12/1967 n. 1518, che prevedeva la presentazione del certificato medico dopo 5 giorni di malattia, ora,  il bambino è riammesso alla Scuola con  l’autocertificazione  dei genitori.

9.      La Scuola dispone del personale, insegnante e ausiliario, provvisto dei requisiti di Legge necessari per le attività che svolge in base all’organico della Scuola stessa.
Alcune mansioni potranno essere svolte anche dal personale volontario.
10.   Sono previste uscite didattiche con i bambini, previa autorizzazione scritta dei genitori.

11.   Il Consiglio di Amministrazione annualmente proporrà la quota di iscrizione, e di frequenza.  La retta mensile viene versata in anticipo entro il giorno 10 del mese corrente.
Le assenze che non superano i 5 giorni consecutivi e le vacanze scolastiche non  esonerano dall’obbligo di pagare la retta.  Dopo  10 giorni  scolastici di assenza la retta viene decurtata di € 10,00 ogni settimana.
Per assenze continuate di un mese intero, la famiglia è tenuta  a versare una quota  fissa. Pari a € 80,00.

INFORMAZIONI


La scuola dell’Infanzia “Rina Provasoli” valorizza la partecipazione di ogni componente all’azione educativa.
Per questo all’interno della scuola sono attivi gli Organi Collegiali e alcuni Consigli:

Consiglio di sezione, composto dalle insegnanti e dai rappresentanti dei genitori che collaborano alla  realizzazione  delle attività e feste scolastiche:
-    Raccolta castagne  (ottobre)
-      “   di S. Lucia (dicembre)
-      “   di Natale
-   incontri formativi per genitori (gennaio -febbraio)          
-   festa dei nonni  (periodo da definire)
-   festa di  carnevale (marzo)
-      “   del papà (19 marzo)
-      “   della mamma (maggio)
-      “   della  famiglia (maggio/giugno)
-   gita fuori porta  (primavera)
 
Consiglio di amministrazione. Essendo la scuola dell’infanzia  realtà della Parrocchia di Gabbiana, il settore amministrativo è affidato al Parroco che viene coadiuvato dal Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici (C.P.A.E.).

Commissione Paritetica tra i rappresentanti della scuola, dei genitori e del Comune di Castellucchio per l’esame del rendiconto annuale e per il controllo sull’applicazione della convenzione con il comune, così costituita:
-          il Presidente dell’Ente Scuola (che convoca e presiede)
-          un rappresentante dell’Ente Scuola (economo)
-          due rappresentanti dei genitori
-          un rappresentante del personale insegnante
-          due rappresentanti del Consiglio Comunale in carica (uno della maggioranza e uno della minoranza).

La scuola dell’infanzia è un servizio pubblico socio-educativo inserito nel contesto civile ed istituzionale della comunità.
La Progettazione curricolare  resta esposta a disposizione delle famiglie.   

Un rapporto di particolare rilievo è in atto con il Comune di Castellucchio, basato sulla “Convenzione per l’attuazione del diritto allo studio”, che prevede il riconoscimento pubblico offerto dalla scuola dell’infanzia e un conseguente intervento economico a favore degli alunni per la gestione complessiva della struttura educativa.   In questi ultimi tre anni anche il Comune di Marcaria sostiene la retta di alcune famiglie in difficoltà con un piccolo contributo.
Le relazioni istituzionali sono tenute con il Provveditorato agli Studi di Mantova, che è il tramite del M.I.U.R. e  con la Regione Lombardia.   La nostra Scuola mantiene queste relazioni anche  attraverso l’Associazione delle Scuole dell’Infanzia di ispirazione cattolica federate  a livello Nazionale:    F.I.S.M.  – A.S.M.M .

 CONCLUSIONE


La scuola dell’Infanzia  “Rina Provasoli” si propone:

ü  ai bambini dai tre ai sei anni  di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione.

ü  alle famiglie come servizio educativo: per questo offre e chiede collaborazione e partecipazione alle attività, alla formazione, alla gestione degli organi collegiali,

ü  alla comunità civile, come servizio scolastico pubblico; per questo è aperta a tutti e si inserisce fattivamente nel territorio,

ü  alla comunità cristiana locale come luogo di evangelizzazione, di vissuto dei valori umani e cristiani. Per questo religiosi e laici, “insegnanti per vocazione”, la propongono come presenza attiva, fatta di competenza professionale, in uno spirito di testimonianza cristiana.





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