Scuola dell’Infanzia
“Rina
Provasoli”
Parrocchiale
- Paritaria
Gabbiana
di Castellucchio – (MN)
Tel. e fax 0376 438812 .
PROGETTO
EDUCATIVO
D’ISTITUTO
Anno
scolastico 2013-14
IL BAMBINO E LA SUA SCUOLA
La scuola dell’Infanzia concorre, all’educazione armonica ed integrale
dei bambini e delle bambine che, attraverso la famiglia, scelgono di
frequentarla dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella scuola primaria, nel
rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle
differenze e dell’identità di ciascuno,
nonché della responsabilità educativa delle famiglie.
La Scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo di esperienze
concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo
di sviluppo unitario, le molteplici esperienze
ludico – relazionale – comunicativo – manipolativo – cognitivo dei
bambini.
Richiede attenzione e
disponibilità da parte dell’adulto, stabilità e positività di relazioni umane,
flessibilità e adattabilità alle situazioni, affettività costruttiva, gioiosità
ludica intraprendenza progettuale ed operativa.
Esclude impostazioni
scolastiche che tendono a precocizzare gli apprendimenti formali e riconosce
come connotati essenziali del proprio servizio educativo:
o
La relazione personale significativa tra
pari e con gli adulti
o
La valorizzazione del gioco in tutte le
sue forme ed espressioni
o Il
rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette di contatto con la
natura, le cose, i materiali, l’ambiente sociale e la cultura.
La Scuola dell’infanzia
proponendosi come luogo educativo, collaborativo con le famiglie, e formativo, rafforza l’identità
personale, l’autonomia e le competenze dei bambini e sviluppa il senso della
cittadinanza
Essa raggiunge questi obiettivi
generali del processo formativo (art.8 del 275/99) collocandoli all’interno di un progetto di
scuola articolato e unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità
della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse
sociali, istituzionali e culturali.
Da: “Indicazioni Nazionali
per il Curricolo della Scuole dell’Infanzia”
(2007
- 2012)
IDENTITA’ DELLA SCUOLA
DI ISPIRAZIONE CATTOLICA
La scuola cattolica è un’espressione del diritto di tutti i
cittadini alla libertà di educazione e del dovere di solidarietà nella convivenza civile.
“Le comunità
cristiane sentano la responsabilità educativa delle nuove generazioni e si
facciano protagoniste di un progetto d’uomo e di società originale,
ispirato al Vangelo e perciò ricco di speranza.
Gli operatori impegnati nella
scuola devono dare vita ad una cultura ed a una azione educativa che promuovono
la liberazione integrale della persona e suscitano dialogo e comunione
interpersonale. In questo modo la scuola italiana potrà riconoscere nel vangelo
un impulso vitale e costruttivo”.
(Da: “La scuola cattolica, oggi, in Italia”.
documento pastorale dell’Episcopato
italiano, 1983)
L’azione educativa nella scuola
dell’infanzia “Rina Provasoli”, muove da una “precisa consapevolezza dei
diritti del bambino, così come sono presenti nella nostra coscienza,
riconosciuti dalla Costituzione nel quadro dei diritti della persona e più volte
riaffermati nei documenti degli Organismi internazionali”: diritti di
uguaglianza, di imparzialità, di accoglienza e integrazione, di scelta, di
partecipazione. (cfr. DPC 95 per la
Carta dei Servizi Scolastici).
La scuola
dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le
diversità e d i promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e
i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono
pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi,
ai coetanei e agli adulti domanda impegnative e inattese, che osservano e
interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi,
sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media, dei quali spesso già fruiscono
non soltanto e non sempre in modo passivo; e sull’esistenza di altri punti di
vista.
(Da indicazioni Nazionali 2012)
FONDAMENTI DEL PROGETTO EDUCATIVO
I fondamenti del
progetto educativo della Scuola
dell’Infanzia “Rina Provasoli”
¨
sono
quelli espressi nella dichiarazione dei Diritti del Bambino
“Il
bambino ha diritto ad una educazione che contribuisca alla sua cultura generale
e
gli consenta di sviluppare le sue
facoltà,
il
suo giudizio personale
e il
suo senso di responsabilità morale e sociale...
Il
bambino deve avere tutte le possibilità di dedicarsi a giochi e attività
ricreative
che devono essere orientate a fini
educativi...”.
¨
e quelli poi ripresi dalle “Indicazioni
Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nelle Scuole
dell’Infanzia”
L’insegnante promuove negli
alunni, speranza della Chiesa e della Società, la formazione umana nel quadro
del pluralismo culturale, etico e religioso proprio dell’odierna società, caratterizzandosi
per una proposta educativa mirata, entro un progetto di vita che intende
coniugare armoniosamente cultura, fede e vita, e che cerca di trasfondere negli
animi dei bambini la verità della fede e i sani principi morali.
La nostra scuola dell’infanzia offre
perciò il suo servizio educativo ad ogni bambino, senza discriminazioni sociali,
economiche , culturali, perché ogni bambino è persona, dotata di spiritualità,
protesa verso il trascendente.
E poiché la nostra scuola dell’infanzia fa propria la concezione di persona espressa
dal Vangelo, in essa l’educazione religiosa non viene ad accostarsi o a
sovrapporsi agli altri obiettivi specifici di apprendimento, ma come una proposta avente pari dignità,
rappresenta il presupposto fondante, il senso di tutte le altre esperienze.
Condizioni indispensabili per realizzare
tutto ciò, sono ritenute:
v
La presenza di insegnanti motivati, preparati,
attenti alle specificità dei bambini e dei gruppi di cui si prendono cura è un
indispensabile fattore di qualità per la costruzione di un ambiente educativo
accogliente, sicuro, ben organizzato, capace di suscitare la fiducia dei
genitori e della comunità.
v
La presenza attiva dei genitori al processo
educativo dei figli, le famiglie sono di fatto portatrici di risorse che devono
essere valorizzate nella scuola, per far crescere una solida rete di scambi
comunicativi e di responsabilità condivise.
v
L’impegno del personale addetto alla scuola e
degli amministratori di collegarsi anche con le varie realtà locali civili
(Comune, ASL, ecc.) ed ecclesiale (Parrocchia, Diocesi, FISM), per cooperare
al raggiungimento del bene dei bambini.
v
La costituzione degli organi collegiali, sia di
gestione che di cooperazione, dei genitori e degli educatori/educatrici. La presenza del personale religioso e laico
nella scuola, il possibile diverso orientamento politico dei genitori, la
compresenza di realtà civili ed ecclesiali, devono costituire occasioni di
confronto costruttivo, atto ad evitare divisioni e disaccordi.
v
L’attuazione e lo sviluppo di rapporti e
convenzioni con gli enti locali. Fermo restando che per qualunque attività o
impegno proposto dalla scuola (da
effettuarsi in modo indipendente o in collaborazione con altri enti) deve
rispettare pienamente quanto stabilito dal regolamento.
La scuola vuole promuove una comunità
educativa. In tal senso il personale docente e non docente collabora alla
realizzazione del Progetto Educativo, favorendo, con la partecipazione attiva
delle famiglie, il sorgere e il formarsi di una comunità educativa
caratterizzata da:
¨
un clima di serenità,
¨
un rapporto interpersonale educatrice - bambino,
¨
un apprendimento fondato più
sull’esperienza che sulla trasmissione
di nozioni,
¨
occasioni ed esperienze in cui il bambino possa
sperimentare il perdono e la pace,
¨
una testimonianza concreta di amore e di
accettazione.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
La scuola dell’infanzia considera il bambino, in quanto persona, soggetto
di diritti inalienabili ed intende promuoverne lo sviluppo attraverso la cura
attenta di tutte le sue esigenze materiali, e più ancora quelle psicologiche e
spirituali.
Essa, concretamente, concorre alla formazione
integrale della personalità, perseguendo tangibili traguardi in ordine alla IDENTITA’, all’AUTONOMIA
alla COMPETENZA e alla CITTADINANZA
Essa raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo (art.8
del 275/99), collocandoli all’interno di un progetto di scuola articolato e
unitario che riconosce, sul piano educativo, la priorità della famiglia e
l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali,
istituzionali e culturali.
In relazione
alla maturazione dell’IDENTITA’ personale, la scuola si premura che i bambini
acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di se, di fiducia nelle
proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca.
Tenendo conto che l’identità nel bambino si stabilisce non solo sulla base
dell’eredità genetica, ma anche sui valori culturali e religiosi che la
famiglia e l’ambiente prossimo apprezzano e condividono.
La scuola di
ispirazione cristiana non vuole limitarsi a registrare in modo acritico ciò che
la società attuale accetta e pratica, ma si propone come veicolo privilegiato,
all’interno della comunità ecclesiale, per la trasmissione dei valori
evangelici.
In relazione all’AUTONOMIA
la scuola realizza concretamente l’aspirazione umana alla libertà, nelle varie
forme della proposta cristiana che concilia le aspettative individuali con le
esigenze della collettività, che richiedono “il rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia e l’impegno ad agire per il bene
comune”.
L’autonomia non
è fuga dai legami, ma l’esercizio
libero dell’amore che lega il cristiano
a Dio e al prossimo.
In relazione
allo sviluppo delle COMPETENZE la scuola
non intende favorire uno sfoggio precoce
di un sapere posticcio, ma valorizza il
vissuto ed il primo contatto con i “sistemi simbolico - culturali” con i quali
l’uomo esprime il tentativo di organizzare la propria esperienza, di esplorare
e ricostruire la realtà, conferendole
significato e valore.
In tale ambito
riteniamo l’educazione religiosa un elemento qualificante.
In relazione
allo sviluppo del senso della
CITTADINANZA , la scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, si aprirà al
territorio circostante al fine di concepire
il rapporto tra scuola e comunità
di appartenenza.
La scuola
affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a
essere”.
CAMPI DI ESPERIENZA
Il percorso educativo nella
scuola dell’infanzia nella prospettiva della maturazione del Profilo
educativo e , culturale del bambino utilizza gli obiettivi specifici di
apprendimento indicati per formulare gli obiettivi formativi e, poi, con la
mediazione delle opportune Unità di
apprendimento programmate dai docenti, per trasformarli nelle competenze
personali di ciascun bambino
1. IL SE’ E L’ALTRO
In questo campo
confluiscono tutte le esperienze ed attività che esplicitamente stimolano il
bambino a comprendere la necessità di darsi e di riferirsi a norme di
comportamento e di relazione indispensabili per una convivenza umanamente
positiva.
Inoltre si
instaura un primo approccio alla religione cristiana cattolica.
2. IL
CORPO E IL MOVIMENTO
Gli
obiettivi che si riferiscono a questo
campo di esperienza contribuiscono alla
crescita e alla maturazione complessiva del bambino.
Essi promuovono
la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni
della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva,
comunicativa e pratica da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa.
3. IMMAGINI, SUONI, COLORI
I traguardi per
lo sviluppo della competenza in questo ambito inducono il bambino a sviluppare
in se stesso il piacere del bello ed al sentire estetico. I linguaggi a
disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni,
la musica, la manipolazione dei
materiali, le esperienze grafico- pittoriche, i mass-media vanno scoperti ed
educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se
stessi, degli altri e della realtà.
4. I
DISCORSI E LE PAROLE
Le finalità
proprie di questo campo di esperienza si possono riconoscere nell’acquisizione della fiducia nelle proprie
capacità di comunicazione e di espressione; nell’impegno a farsi un’idea
personale e a manifestarla; nella disponibilità a riconoscere il diritto degli
altri alle proprie idee ed opinioni;
nello sforzo di ascoltare e
comprendere; nella disposizione a
risolvere i conflitti con il dialogo; nella consapevolezza della possibilità di
esprimere le medesime esperienze in modi diversi. Inoltre considera tutte le
attività inerenti alla comunicazione ed espressione manipolativo - visiva,
sonoro-musicale, drammatico - teatrale,
audiovisiva e mass mediale.
5. LA
CONOSCENZA DEL MONDO
La finalità che
vuol raggiungere questo campo di esperienza è stimolare la curiosità dei
bambini nella esplorazione della realtà che li circonda, per imparare a
riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole,
riorganizzandole con diversi criteri.
CALENDARIO
SCOLASTICO
La nostra scuola
materna si attiene al calendario scolastico nazionale, nella specificità del
circolo didattico a cui appartiene, usufruendo pure di quella flessibilità
prevista nel regolamento dell’autonomia scolastica.
1. La settimana
|
Giorno
|
Mattino
|
Pomeriggio
|
|
Lunedì
|
Attività
varie: Filastrocche,
canto,storie,racconti,poesie,.
Attività drammatico teatrali.
|
Rossi: riposo
Gialli e Blu:
attività manipolative
|
|
Martedì
|
Laboratorio alla
scoperta del “Tempo”
|
Rossi: riposo
Gialli e Blu:
attività varie
grafico-pittoriche e
plastiche
|
|
Mercoledì
|
Educazione
religiosa.
|
Rossi: riposo
Gialli e blu :raggruppare, ordinare, seriare
quantificare,esplorare,
scoprire fatti e fenomeni della realtà
circostante
|
|
Giovedì
|
Laboratorio grafico pittorico
|
Rossi: riposo
Gialli e Blu:
attività con materiale
strutturato e non
|
|
Venerdì
|
Psicomotricità: attività
per gruppi di età
|
Rossi: riposo
Gialli e Blu:
taglio, ritaglio, incollo
Riordino dell’aula
|
·
Rossi = sono i bambini dell’età di 2 anni e
mezzo -
3 anni
·
Gialli = sono i bambini dell’età di 4 anni
·
Blu =
sono i bambini dell’età di 5 anni
2. Orario giornaliero
|
Ore 7,30 – 7,55
|
Entrata anticipata
|
|
Ore 7,55 - 9,30
|
Accoglienza
|
|
Ore 9,30 – 11,00
|
Attività educativo - didattica
|
|
Ore 11,00 - 11,30
|
Igiene personale e preparazione al pranzo
|
|
Ore 11,30 - 12,30
|
Pranzo
|
|
Ore 12,30 - 13,30
|
Ricreazione
|
|
Ore 13,30 - 14,30
|
Igiene personale
|
|
Ore 14,00 - 15,30
|
Riposo o attività educativo - didattica
|
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Ore 15,30 - 15,45
|
Riordino e preghiera
|
|
Ore 15,45 – 16,00
|
Uscita
|
“L’attività
di valutazione nella scuola dell’infanzia risponde ad una funzione di carattere
formativo, che riconosce, accompagna, descrive e documenta i processi di
crescita. Evita di classificare e giudicare le prestazioni dei bambini, perché
è orientata ad esplorare ed incoraggiare lo sviluppo di tutte le loro
potenzialità” (ibidem).
La verifica
della validità e dell’adeguatezza del processo educativo la riteniamo essere
uno strumento essenziale e viene condotta attraverso l’osservazione occasionale
e sistematica dei bambini.
La
documentazione delle loro attività consentono di cogliere e valutare le loro
esigenze, di riequilibrare via via le proposte educative in base alla qualità e
alla quantità delle loro risposte e di condividerle con le loro famiglie.
La nostra scuola
dell’infanzia accompagna ciascun bambino con un apposito Portfolio delle
competenze sviluppate che comprende:
1.
La descrizione essenziale dei percorsi seguiti e dei
progressi educativi raggiunti.
2.
Una documentazione regolare di elaborati che offra
indicazioni di orientamento fondate sulle risorse, i modi e i tempi
dell’apprendimento, gli interessi, le
attitudini e le aspirazioni personali dei bambini.
Il Portfolio
delle competenze individuali è compilato ed aggiornato dai docenti di sezione.
Esso diventa l’occasione documentaria offerta ai genitori di tutti quegli
elementi utili per una migliore conoscenza dei ritmi e dei risultati di
maturazione dei bambini. (Questo documento solo per i bambini di 4 e 5 anni)
REGOLAMENTO
INTERNO
La scuola dell’infanzia si offre
come servizio educativo alla comunità e alle famiglie, senza sostituirsi ad
esse, collaborando con loro per promuovere la formazione integrale di ogni
bambino.
1.
Con la domanda d’iscrizione, i genitori prendono piena
consapevolezza del presente regolamento, della natura e degli scopi della
Scuola dell’Infanzia, onde liberamente accettare gli impegni derivanti che essi
si assumono: innanzitutto quello di cooperare responsabilmente alla educazione
dei loro figli.
La scuola assicura la sorveglianza dei bambini relativamente all’ambito e
all’orario scolastico, per ciò che è garantito dalla Assicurazione.
2.
L’anno scolastico ha la durata di non più di dieci
mesi. Inizia generalmente a settembre e termina a giugno.
3.
La Scuola dell’infanzia funziona nei giorni feriali:
dal lunedì al venerdì, escluse le festività religiose e civili riconosciute
dalla legge, in corrispondenza con il calendario scolastico della Regione
Lombardia da cui aggiorniamo il nostro.
4.
Viene aggiunto come giorno di vacanza la ricorrenza
della solennità liturgica del Sacro Cuore di Gesù (il venerdì successivo alla
II domenica dopo Pentecoste).
5.
La Scuola funziona con il seguente orario:
anticipo su richiesta: dalle ore 7,30
entrata dalle ore 7,55 alle ore 9,30
prima uscita dalle ore 13.00 alle ore 13,30
uscita dalle ore 15,45 alle ore 16,00
E’ richiesto di rispettare l’orario di entrata e di uscita, per favorire
il corretto svolgimento dell’attività didattica.
6.
Vengono ammessi tutti i bambini che sono in età per la
frequenza di suddetta scuola, come da Ordinamento Statale.
7.
L’iscrizione avviene previa accettazione sottoscritta
del modulo che sarà consegnato direttamente dalle educatrici della scuola.
8.
Essendo decaduto l’art. 42 del DPR 22/12/1967 n. 1518,
che prevedeva la presentazione del certificato medico dopo 5 giorni di
malattia, ora, il bambino è riammesso
alla Scuola con l’autocertificazione dei genitori.
9. La Scuola dispone del
personale, insegnante e ausiliario, provvisto dei requisiti di Legge necessari
per le attività che svolge in base all’organico della Scuola stessa.
Alcune mansioni potranno essere svolte anche dal personale volontario.
10. Sono previste uscite didattiche con i bambini,
previa autorizzazione scritta dei genitori.
11. Il Consiglio di Amministrazione annualmente
proporrà la quota di iscrizione, e di frequenza. La retta mensile viene versata in anticipo
entro il giorno 10 del mese corrente.
Le assenze che non superano i 5 giorni consecutivi e le vacanze
scolastiche non esonerano dall’obbligo
di pagare la retta. Dopo 10 giorni
scolastici di assenza la retta viene decurtata di € 10,00 ogni
settimana.
Per assenze continuate di un mese intero, la famiglia è tenuta a versare una quota fissa. Pari a € 80,00.
INFORMAZIONI
La scuola
dell’Infanzia “Rina Provasoli” valorizza la partecipazione di ogni componente
all’azione educativa.
Per questo
all’interno della scuola sono attivi gli Organi Collegiali e alcuni Consigli:
Consiglio
di sezione, composto dalle insegnanti e dai rappresentanti dei
genitori che collaborano alla
realizzazione delle attività e
feste scolastiche:
- Raccolta castagne (ottobre)
- “
di S. Lucia (dicembre)
- “
di Natale
- incontri formativi per genitori (gennaio
-febbraio)
- festa dei nonni (periodo da definire)
- festa di
carnevale (marzo)
- “
del papà (19 marzo)
- “
della mamma (maggio)
- “
della famiglia (maggio/giugno)
- gita fuori porta (primavera)
Consiglio
di amministrazione. Essendo la scuola dell’infanzia realtà della Parrocchia di Gabbiana, il
settore amministrativo è affidato al Parroco che viene coadiuvato dal Consiglio
Parrocchiale per gli Affari Economici (C.P.A.E.).
Commissione
Paritetica tra i rappresentanti della scuola, dei genitori e del Comune
di Castellucchio per l’esame del rendiconto annuale e per il controllo
sull’applicazione della convenzione con il comune, così costituita:
-
il Presidente dell’Ente Scuola (che convoca e presiede)
-
un rappresentante dell’Ente Scuola (economo)
-
due rappresentanti dei genitori
-
un rappresentante del personale insegnante
-
due rappresentanti del Consiglio Comunale in carica
(uno della maggioranza e uno della minoranza).
La scuola
dell’infanzia è un servizio pubblico socio-educativo inserito nel
contesto civile ed istituzionale della comunità.
La Progettazione curricolare resta esposta a disposizione delle famiglie.
Un rapporto di
particolare rilievo è in atto con il Comune di Castellucchio, basato sulla
“Convenzione per l’attuazione del diritto allo studio”, che prevede il
riconoscimento pubblico offerto dalla scuola dell’infanzia e un conseguente
intervento economico a favore degli alunni per la gestione complessiva della
struttura educativa. In questi ultimi
tre anni anche il Comune di Marcaria sostiene la retta di alcune famiglie in
difficoltà con un piccolo contributo.
Le relazioni istituzionali sono
tenute con il Provveditorato agli Studi di Mantova, che è il tramite del
M.I.U.R. e con la Regione
Lombardia. La nostra Scuola mantiene
queste relazioni anche attraverso
l’Associazione delle Scuole dell’Infanzia di ispirazione cattolica
federate a livello Nazionale: F.I.S.M.
– A.S.M.M .
CONCLUSIONE
La scuola dell’Infanzia “Rina Provasoli” si propone:
ü ai bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto
all’educazione.
ü
alle
famiglie come servizio educativo: per questo offre e chiede collaborazione
e partecipazione alle attività, alla formazione, alla gestione degli organi
collegiali,
ü
alla
comunità civile, come servizio scolastico pubblico; per questo è aperta a
tutti e si inserisce fattivamente nel territorio,
ü
alla
comunità cristiana locale come luogo di evangelizzazione, di vissuto dei
valori umani e cristiani. Per questo religiosi e laici, “insegnanti per
vocazione”, la propongono come presenza attiva, fatta di competenza
professionale, in uno spirito di testimonianza cristiana.
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